ITALIA
Arte Musica: Didgeridoo di diverse lunghezze
in: “T’AI” Il suono della pace
Lo spettacolo prende nome, senso e corpo, dall’unione del suono del Didgeridoo, antichissimo strumento aborigeno dell’Australia, con la filosofia cinese dell’I Ching, altrettanto antico testo sacro cinese, radice originaria della religione taoista. In particolare con uno dei suoi 64 simboli: T’ai, la Pace. Questo esagramma rappresenta “il cielo che si pone sotto la terra”, il principio creativo dell’aria che si pone sotto il principio ricettivo della terra per guidare con armonia dall’interno il procedere del tempo. Allo stesso modo esso diventa una rappresentazione simbolica della dinamica del Didgeridoo: forse lo strumento che più di tutti è legato alla concretezza ed alla pesantezza della terra. Improvvisamente questo strumento si fa ricettacolo del respiro di colui che lo suona, del principio creativo e leggero dell’aria che, magicamente, lo anima dall’interno. Insieme, i due elementi complementari culminano in una grande potenza espressiva. Lo spettatore è invitato a chiudere gli occhi e a prendere posto a quello che, più che un concerto, è un rituale di riappacificazione con componenti antiche del nostro essere. L’ascolto condurrà lo spettatore verso territori inesplorati, dove affascinanti paesaggi sonori si legheranno a dinamiche e riflessioni interiori mai conosciute prima.“T’AI”.