(Gran Bretagna)
Steve Henwood, Tony Carter – Voce e chitarra
In tour in Italia & Francia ogni estate del 1992. Un’istituzione. Se c’è un filo conduttore nel repertorio degli Hodmadoddery, è sicuramente il profondo amore per la tradizione melodica delle “frange celtiche” del nord e dell’ovest delle isole britanniche; Scozia, Irlanda, Inghilterra del nord ed oltre, sia tradizionali sia contemporanee all’interno della tradizione. Il grande amore per la musica è il vero motivo per cui suonano ancora a questo livello dopo così tanto tempo e lo si avverte. La cosa che per prima colpisce nelle loro esibizioni è la loro devozione alle armonie di chitarre e voci, che ricorda i classici duetti, ma che è altresì una elaborazione tutta personale di questo genere.
Dicono di se: “Ci sono sono alcuni famosi duetti che spesso vengono menzionati quando la gente viene a parlare con noi dopo la spettacolo. Conoscete già i nomi (noi evitiamo di farli), ma noi preferiamo paragonarci a Tom & Jerry.” “Musica Celtica?”
Il duo usa questa definizione come scorciatoia per spiegare ad un pubblico che non ha molta familiarità con la tradizione folk britannica, quale sia l’origine delle canzoni – il cuore del repertorio è sempre stato costituito da materiale irlandese e scozzese, e l’amore condiviso per questo genere è il motivo principale che ha portato questi due musicisti a suonare insieme. Le circostanze di nascita possono avere poco a che fare con la musica, ma per coloro che stimano importante questo genere di cose, le radici dei due Hodmadoddery affondano nelle terre d’Irlanda, Scozia e Cornovaglia, nonostante i luoghi di nascita siano il Ghana e l’Inghilterra.