MARK THE STRANIERO

One man band: una leggenda

Strumenti: Tea box-bass, Bordellophono, The “Stick Bass”, The “Stick Guitar,
The “Mandolele”, Banjo ecc…

“Sono nato a Detroit ma mi trasferii’ a Chicago all’eta’ di 5 anni. Uno dei più vivi ricordi della mia infanzia e´ quando mia nonna mi portò ad una fiera contadina nel Michigan: lì vidi un ragazzo suonare musica country usando vari strumenti: suonava una chitarra con le mani e contemporaneamente ne suonava un’altra con i piedi usando anche una concertina che teneva tra le gambe. All’eta’ di 13 anni, mi innamorai del contrabbasso e mi unii’ all’orchestra della scuola. Non sono mai stato interessato ad imparare a leggere la musica….. ..cosi’…. partii per l’Europa con un banjo di $ 10, acquistato al mercato di Maxwell Street……avevo sempre suonato per strada a Chicago, ma lo avevo fatto più’ per esperienza che per denaro. Non mi piace ammetterlo, ma i miei amici concittadini non sono cosi’ famosi per la generosita’ che concedono all’arte di strada. Cosi’ lasciai gli Usa per il mio breve viaggio in Europa…..Fu proprio in quel periodo che capii’. Il suonare per strada era diventato un lavoro a tempo pieno e, non avendo nessun interesse nel tornare a lavorare in un ufficio, decisi di continuare ad esibirmi per strada concentrandomi solo su questo e rendendolo il mio mezzo di sostentamento. Concentrai tutte le mie energie sui miei spettacoli e molte volte venivo ricompensato anche con applausi e ottime ospitalita’.
La gente mi chiede spesso cos’è che fa decidere ad una persona di suonare per strada…non c’e’ nulla di piu’ forte del creare un feeling, un pubblico ed un applauso dal nulla: la scelta del luogo e l’organizzazione improvvisata di uno spettacolo in un contesto cittadino…. un’alternativa alla quotidianità
Ed ora? Sono tornato in Italia insieme a mia moglie Emanuela… ecc. ecc.